venerdì 20 maggio 2011

Storia della plastica

Alexander  Parkes pur non avendo una formazione scolastica nel campo della chimica e della fisica, si occupò della lavorazione della gomma naturale in contemporanea alla scoperta della vulcanizzazione e delle prime macchine di lavorazione.
Studiando il nitrato di cellulosa (ottenuto da Frederick Schoenbein) ottiene nel 1845 un materiale chiamato Parkesina, brevettata poi nel 1861 in un foglietto pubblicitario in occasione dell’Esposizione Internazionale di Londra.

                                          Alexander Parkes (1813 - 1890)

A seguire le orme di Parkes ci fu John Wesley Hyatt leggendo un bando di concorso promosso da una ditta produttrice di palle da biliardo, nel quale si prometteva una ricompensa a chi avesse sostituito l’avorio con un nuovo materiale. Hyatt ebbe successo intorno al 1869 con un composto a base di nitrato di cellulosa che fu chiamato Celluloide con un brevetto depositato nel 1870. Da qui è nata anche la prima fabbrica della nuova materia plastica, che si chiamò Albany Dental Plate Company, in quanto questo materiale venne usato anche dai dentisti.

                                           John Wesley Hyatt (1837-1920)

Dopo questo nuovo materiale, si ebbe una nuova scoperta fatta da Leo Hendrick Baekeland ottenendo la bakelite, un materiale resinoso che diventa plastico, a seguito di un riscaldamento; ottimo per stampaggio.

                                           Leo Baekeland (1863-1944)

Ad iniziare i primi studi teorici sui polimeri fu Hermann Staudinger nel 1920. Le sue teorie non venivano accolte da tutti, poi con le dimostrazioni sperimentali fece cadere gli argomenti degli oppositori, ponendo le basi per lo sviluppo in termini scientifici e non per casuali invenzioni come era accaduto a Parkes e Hyatt.

                                        Hermann Staudinger (1881-1965)

Un altro personaggio importante fu Giulio Natta inventore del Polipropilene, nel 1962 ne  venivano prodotte circa trecentomila tonnellate in tutto il mondo.
Per questa sua invenzione gli fu consegnato il Premio Nobel nel 1963.

                                                 Giulio Natta (1903-1979)

L’ aumento delle conoscenze su queste materie contribuì alla nascita di nuovi materiali plastici dotati di eccezionali caratteristiche. Questi materiali vennero chiamati, nel 1960 circa, polimeri per ingegneria. Vennero utilizzati in molti campi dalle lenti corneali per sostituire gli occhiali ai caschi spaziali e molti altri.


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