giovedì 16 giugno 2011

I primi macchinari

La storia della plastica comprende anche la storia delle macchine, che ne hanno consentito l’utilizzo e la trasformazione in oggetti.
La prima macchina, una macchina a pistone,  fu realizzata nel 1872 dai fratelli Hyatt, i quali, cinque anni più tardi, costruirono il primo stampo a più impronte.
L’anno successivo Gray brevetta la prima macchina per l’estrusione.
La svolta si ha nel 1926 ,con l’avvento della bachelite, con la nascita delle prime presse a iniezione grazie a Ziegler e Eckert.
Nove anni dopo nasce la macchina per la soffiatura dei corpi cavi.
Video sullo stampaggio plastico:
Stampaggio ad iniezione;                                                   


lunedì 6 giugno 2011

Opere d'arte in plastica

Per creare opere d’arte gli artisti si servono dei materiali più disparati, tra cui anche la plastica che è stata recentemente utilizzata da vari artisti contemporanei eccone tre esempi:




Pascale Marthine Tayou, Plastic bags

Enorme opera d’arte composta da 10 mila sacchetti di plastica colorata.




Opera d’arte che rappresenta una fontana creata con bottiglie di plastica trasparente.




Una delle tante opere di Robert Bradford che realizza interamente con giocattoli di plastica.

Riciclaggio e risparmio della plastica

La plastica è un materiale che può essere riciclato con diversi metodi. In questo sito vengono elencati e spiegati.
Per risparmiare più plastica possibile sono state avviate alcune iniziative tra cui i distributori di acqua pubblici e i detersivi alla spina nei supermercati di cui aggiungo un video.



 

giovedì 2 giugno 2011

Brevetti

Qui di seguito riporto i link di due brevetti:
1) link 1 --> brevetto di un sacchetto di plastica;
2) link 2 --> brevetto di un contenitore di plastica.



mercoledì 1 giugno 2011

Inquinamento da Plastica

Il 90% dei rifiuti presenti nei mari e negli oceani del mondo è costituito da plastica. La plastica, non essendo biodegradabile, non si decompone ma si frantuma in piccoli pezzi molto pericolosi, poiché possono essere inghiottiti da ogni animale ed organismo vivente nelle acque e tornare a creare danni una volta che tale animale si è decomposto.
Le tonnellate e tonnellate di rifiuti che si stanziano nei fondali, galleggiano in superficie o si depositano sulle coste, provocano danni gravissimi alla fauna marina e aerea. I pesci restano incastrati nei sacchetti, nelle reti o negli imballaggi  plastici a sei anelli che uniscono le confezioni di lattine e finiscono per morire soffocati. Le tartarughe scambiano i sacchetti di plastica per le meduse, loro preda preferita, e li mangiano per poi morire intossicate. Una morte atroce è riservata anche agli uccelli marini che inghiottiscono enormi quantità di piccoli pezzi di plastica, presenti o in superficie o negli stessi corpi dei pesci di cui si cibano, che gli lacerano gli organi interni.
Ma ad essere danneggiati non sono soltanto gli animali bensì anche l’uomo: la plastica in acqua attira e assorbe sostanze chimiche altamente tossiche come i POP’s e metalli pesanti come mercurio, piombo e zinco. Queste sostanze possono migrare nei cibi e arrivare nel nostro corpo, se ci nutriamo di pesci che non sappiamo essere contaminati e col passare del tempo si accumulano nei tessuti e possono comportare alterazioni del sistema ormonale e immunitario, danni a fegato e reni, disfunzioni del sistema riproduttivo e addirittura cancri.









Aggiungo un link che riporta ad un articolo sulla sostituzione dei sacchetti di plastica con buste biodegradabili.