mercoledì 1 giugno 2011

Inquinamento da Plastica

Il 90% dei rifiuti presenti nei mari e negli oceani del mondo è costituito da plastica. La plastica, non essendo biodegradabile, non si decompone ma si frantuma in piccoli pezzi molto pericolosi, poiché possono essere inghiottiti da ogni animale ed organismo vivente nelle acque e tornare a creare danni una volta che tale animale si è decomposto.
Le tonnellate e tonnellate di rifiuti che si stanziano nei fondali, galleggiano in superficie o si depositano sulle coste, provocano danni gravissimi alla fauna marina e aerea. I pesci restano incastrati nei sacchetti, nelle reti o negli imballaggi  plastici a sei anelli che uniscono le confezioni di lattine e finiscono per morire soffocati. Le tartarughe scambiano i sacchetti di plastica per le meduse, loro preda preferita, e li mangiano per poi morire intossicate. Una morte atroce è riservata anche agli uccelli marini che inghiottiscono enormi quantità di piccoli pezzi di plastica, presenti o in superficie o negli stessi corpi dei pesci di cui si cibano, che gli lacerano gli organi interni.
Ma ad essere danneggiati non sono soltanto gli animali bensì anche l’uomo: la plastica in acqua attira e assorbe sostanze chimiche altamente tossiche come i POP’s e metalli pesanti come mercurio, piombo e zinco. Queste sostanze possono migrare nei cibi e arrivare nel nostro corpo, se ci nutriamo di pesci che non sappiamo essere contaminati e col passare del tempo si accumulano nei tessuti e possono comportare alterazioni del sistema ormonale e immunitario, danni a fegato e reni, disfunzioni del sistema riproduttivo e addirittura cancri.









Aggiungo un link che riporta ad un articolo sulla sostituzione dei sacchetti di plastica con buste biodegradabili.

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